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Soluzioni alla protata di tutti
Cartelle informatizzate
La nostra collaborazione con Margotta Group ha avuto inizio ben 10 anni fa ed è nata dalla necessità di avere un sistema dove la singola prestazione sia parte di un progetto complessivo realizzato con e per la persona al fine del raggiungimento del benessere e della salute. Solo grazie all’utilizzo di ABC, tutti gli operatori coinvolti hanno potuto procedere a una raccolta puntuale e aggiornata di ogni informazione rilevante all’interno del processo di cura della persona. Informazioni che a tutt’oggi vengono raccolte ed utilizzate per diverse finalità , come ad esempio ottemperare al debito informativo regionale e locale Grazie all’informatizzazione dei processi di cura operata da Margotta Group siamo stati in grado di far fronte in maniera precisa e puntuale, a tutti gli adempimenti legati al percorso regionale di accreditamento dei servizi socio-sanitari per le persone con disabilità e gli anziani. Margotta Group è un’ottima azienda con personale qualificato e motivato, sempre attento alle esigenze del cliente.
Blog e news
Notizie dal mondo dell’innovazione nel mondo sanitario
Cadute, errori terapeutici, infezioni, reclami dei familiari. In ogni struttura socio-sanitaria, piccola o grande che sia, possono verificarsi eventi che mettono a rischio la sicurezza degli ospiti e la serenità dell’organizzazione.
Il punto è: cosa succede dopo?
Ogni evento avverso non gestito correttamente può trasformarsi in un contenzioso, una perdita di fiducia, un danno reputazionale. E con i nuovi standard introdotti dalla Legge 24/2017 (Gelli-Bianco) e dai criteri nazionali di qualità e sicurezza (D.Lgs. 29/2024 e Intesa Stato-Regioni 2025), ignorare il rischio non è più possibile.
La gestione formale del rischio clinico è diventata obbligatoria.
| Ecco perché è il momento di dotarsi di un sistema strutturato di segnalazione, analisi e prevenzione degli eventi critici.
Cosa significa gestire bene il rischio?
Significa avere procedure chiare per:
- raccogliere e analizzare eventi avversi, quasi-eventi e reclami;
- attivare azioni correttive documentate;
- condurre audit interni e monitorare la sicurezza nel tempo;
- coinvolgere il personale senza colpevolizzarlo, ma imparando dagli errori.
E significa anche disporre di strumenti concreti per farlo.
Strumenti come ABCrisk, la piattaforma sviluppata da Margotta Medical per la gestione del rischio nelle strutture socio-sanitarie.
ABCrisk: il sistema per chi vuole anticipare i problemi (e non inseguirli)
ABCrisk ti permette di:
- Segnalare un evento in modo semplice e guidato, anche da smartphone;
- Organizzare i dati, analizzarli per area, gravità, frequenza, e individuare le vere priorità;
- Gestire le azioni correttive, con promemoria, scadenze e report sempre aggiornati;
- Documentare tutto, in modo conforme ai requisiti normativi e pronto per gli audit;
- Coinvolgere il team, con accessi profilati e notifiche automatiche.
Che tu gestisca un gruppo multiservizio o una RSA monostruttura, ABCrisk si adatta alla tua realtà.
| La prevenzione non è mai un costo: è la miglior difesa possibile.
Anche il reclamo è un’opportunità (se sai come gestirlo)
I reclami fanno parte della vita delle strutture, ma possono diventare un indicatore prezioso. ABCrisk ti consente di:
- tenere traccia di ogni segnalazione esterna o interna;
- analizzare i punti critici emersi dai reclami ricorrenti;
- tradurli in azioni di miglioramento, visibili e verificabili.
Tutto questo in un unico ambiente, integrato e pensato per la sicurezza delle cure.
Perché iniziare ora?
Perché:
- I requisiti di accreditamento lo rendono necessario;
- I rischi legali e reputazionali non aspettano;
- Gli eventi avversi si possono prevenire, se li conosci;
- La qualità percepita aumenta, quando mostri di avere un sistema.
🟢 ABCrisk è già attivo in decine di strutture italiane.
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Il 2025 rappresenta una vera e propria svolta per le Residenze Sanitarie Assistenziali e per tutte le strutture socio-sanitarie per anziani non autosufficienti. Dopo oltre venticinque anni dall’ultima normativa organica nazionale, entrano finalmente in vigore i nuovi criteri nazionali per l’accreditamento delle RSA, introdotti con il Decreto Legislativo 29/2024. Non si tratta di un semplice aggiornamento di burocrazia, ma di una rivoluzione che impone standard più elevati di qualità, sicurezza e personalizzazione dell’assistenza.
Per chi gestisce una RSA, una casa di riposo o una struttura socio-sanitaria, conoscere questi cambiamenti è oggi più che mai una necessità. E non solo per rispettare le nuove regole: il rischio concreto, per chi non si adegua in tempo, è di non poter più accedere ai fondi del Servizio Sanitario o, nei casi estremi, di perdere l’accreditamento stesso.
Vediamo quindi in modo chiaro, senza tecnicismi, cosa prevede la normativa, quali sono le scadenze e cosa serve fare subito.
Cosa cambia per le strutture: nuovi standard, più qualità e sicurezza
Con l’Intesa Stato-Regioni siglata ad aprile 2025, il Ministero della Salute ha definito criteri unificati e vincolanti per tutte le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani. Le principali novità prevedono:
Più sicurezza delle cure: ogni struttura dovrà implementare procedure formali per la gestione del rischio clinico, la prevenzione delle infezioni e degli eventi avversi, inclusi registri di incident reporting e audit interni (visita il sito del software di gestione del rischio sanitario ABCrisk di Margotta Medical: abcrisk.it);
Presenza obbligatoria del medico responsabile di struttura, anche per le RSA di piccole dimensioni (con possibilità di condivisione tra più sedi);
Copertura infermieristica garantita per almeno 12 ore al giorno, 7 giorni su 7, con assistenza sociosanitaria attiva h24;
Nuove regole edilizie: nelle nuove strutture le camere dovranno avere massimo due posti letto e bagno privato; per quelle già esistenti sarà concesso un margine di adattamento, ma l’obiettivo dichiarato è ridurre progressivamente le camere sovraffollate;
Palestra riabilitativa interna obbligatoria e spazi per attività ricreative distinti dalla sala da pranzo, per favorire il benessere psicofisico degli ospiti;
Modello “Centro Residenziale Multiservizi” (CRM): le RSA potranno ampliare i servizi, offrendo cure domiciliari, diurne, di sollievo e post-acuzie, rendendosi hub di servizi sociosanitari integrati con il territorio.
Scadenze: il conto alla rovescia è già iniziato
Il decreto stabilisce un periodo transitorio di 24 mesi per le strutture già operative al 19 marzo 2024. Questo significa che entro marzo 2026 tutte le RSA dovranno completare l’adeguamento ai nuovi criteri. Non è previsto alcun finanziamento dedicato: ogni intervento ricadrà sui bilanci delle strutture, anche quelle accreditate, sia pubbliche che private;
Attenzione però: già nel corso del 2025 le Regioni stanno iniziando i controlli e le verifiche preliminari, con la creazione di tavoli di monitoraggio e l’attivazione di audit congiunti nazionali e regionali. Questo rende necessario avviare già ora una pianificazione attenta degli interventi, per non rischiare di trovarsi fuori tempo massimo.
Cosa devono fare oggi i titolari di struttura
Per non essere colti impreparati, i gestori di RSA e case di riposo devono attivarsi immediatamente su tre fronti principali:
Mappare lo stato attuale della struttura: valutare, anche con l’aiuto di consulenti esterni, il grado di conformità ai nuovi requisiti (organizzativi, edilizi, di personale, documentali) e redigere un piano di adeguamento dettagliato;
Avviare la formazione interna: formare il personale sui nuovi protocolli, sulla gestione del rischio clinico e sulla comunicazione empatica con ospiti e familiari (per fare un incontro gratuito conoscitivo con il team di Margotta Medical per la gestione del rischio sanitario e valutare se essere seguito passo passo da noi scrivi a: info@margottamedical.it;
Investire in strumenti di gestione digitale: adottare software integrati per la gestione della cartella socio-sanitaria, del rischio clinico e della qualità assistenziale, così da facilitare il rispetto delle nuove procedure e ridurre il rischio di errori o dimenticanze.
Conclusione
Il nuovo accreditamento non è solo un obbligo normativo: è un’occasione per ripensare il modo in cui si gestiscono le strutture per anziani in Italia. Più qualità, più sicurezza, più attenzione alla persona e al territorio. Ma attenzione: i tempi sono stretti, e chi parte tardi rischia di restare indietro.
Per questo, il consiglio da vecchio operatore del settore è chiaro: non aspettate che arrivi la lettera di diffida o la visita di vigilanza. Fate oggi quello che domani diventerà obbligatorio. La buona notizia? Le tecnologie ci sono, i partner pure. Sta solo a voi fare il primo passo.
Fonti:
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Decreto Legislativo 15 marzo 2024, n. 29. Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane. Serie Generale n. 65, 18 marzo 2024.
Associazione Italiana Ospedalità Privata (AIOP). Pubblicato in Gazzetta il decreto anziani: cosa cambia per RSA e strutture. Roma, aprile 2025.
Fare Sanità Magazine. Sicurezza requisito per l’accreditamento delle RSA. Milano, aprile 2025.
Confcommercio Salute, Sanità e Cura. Schema di decreto requisiti strutture per anziani – Le azioni di Confcommercio Salute. Genova, aprile 2025.
Centro Informare UNH. Newsletter n. 24. Criteri condivisi ed omogenei a livello nazionale per l’individuazione dei requisiti di sicurezza e qualità delle RSA. Aprile 2025.

Con l’entrata in vigore della Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), la sicurezza delle cure è stata formalmente riconosciuta come parte integrante del diritto alla salute. Questo ha determinato un cambio di paradigma anche nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, dove il Responsabile della Gestione del Rischio (Risk Manager) non è più una figura “di facciata”, ma una risorsa strategica per la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dell’organizzazione.
Una responsabilità sancita per legge
La Legge Gelli-Bianco stabilisce che ogni struttura sanitaria e socio-sanitaria – pubblica o privata – debba attivare un sistema efficace di prevenzione e gestione del rischio sanitario. I decreti attuativi e gli standard regionali di accreditamento (come quelli della Regione Emilia-Romagna o Marche) richiedono la nomina formale di un Risk Manager e la documentazione delle attività di monitoraggio, audit e miglioramento continuo.
Il Risk Manager è dunque incaricato di:
analizzare eventi avversi e reclami;
gestire il sistema di segnalazioni (incident reporting);
promuovere una cultura della sicurezza tra gli operatori;
monitorare l’applicazione di protocolli e procedure a rischio.
📌 Fonte: Legge 24/2017, art. 1 e 2; DGR Emilia-Romagna 514/2009 e ss.mm.ii.
Dalla reattività alla prevenzione
Oggi non basta più “spegnere incendi”: il Risk Manager efficace intercetta il rischio prima che si manifesti. Ad esempio, riduce il rischio di cadute o infezioni analizzando indicatori, migliorando l’organizzazione del lavoro e formando il personale. Ogni reclamo diventa un’occasione di apprendimento e ogni “near miss” uno spunto per cambiare rotta.
Tutto questo non solo riduce i danni agli ospiti, ma:
abbassa il contenzioso legale;
migliora la qualità percepita;
contribuisce all’efficienza organizzativa.
Gli strumenti digitali fanno la differenza
Nel lavoro quotidiano, il Risk Manager è spesso frenato da fogli Excel, dossier cartacei e sistemi frammentati. È qui che soluzioni come ABCrisk fanno la differenza: un software ideato per il contesto socio-sanitario, che permette di:
raccogliere segnalazioni in modo strutturato;
analizzare cause e trend;
monitorare azioni correttive e indicatori;
generare report in tempo reale per direzione e coordinatori.
Una gestione così organizzata consente di trasformare il rischio in opportunità di miglioramento e facilita la conformità ai requisiti normativi e di accreditamento.
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La sicurezza non si improvvisa: serve metodo, cultura e formazione
La sicurezza nelle RSA non si garantisce per decreto: serve una cultura condivisa, sostenuta da formazione continua e strumenti adeguati. È responsabilità della Direzione generale, dei coordinatori e del Risk Manager fare della gestione del rischio una priorità strategica.
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Fonti:
Agenas – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Manuale di accreditamento per le strutture sanitarie e sociosanitarie. Requisiti di qualità e sicurezza. Roma, 2020.
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Legge 8 marzo 2017, n. 24. Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Serie Generale n. 64, 17 marzo 2017.
Ministero della Salute. Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità. Roma, 2018.
Regione Emilia-Romagna. Deliberazione della Giunta Regionale n. 514 del 4 maggio 2009. Accreditamento delle strutture socio-sanitarie: requisiti strutturali, organizzativi e di processo (e successive modifiche). Bologna, 2009.
Regione Marche. Deliberazione della Giunta Regionale n. 1749 del 27 novembre 2017. Requisiti per l’accreditamento delle strutture sociosanitarie. Ancona, 2017.

Chi siamo?
Dal 2019, Margotta Medical si dedica allo sviluppo di soluzioni informatiche gestionali esclusivamente pensate per strutture sanitarie e socio-sanitarie su tutto il territorio nazionale. Grazie alla sua esperienza consolidata, Margotta Medical si distingue anche come punto di riferimento per la formazione del personale socio-sanitario e per i servizi di consulenza nella gestione del rischio. Con il software ABCrisk, Margotta Medical offre uno strumento all’avanguardia per supportare risk manager e facilitatori nella prevenzione e nella gestione degli eventi di rischio, garantendo sicurezza ed efficienza nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie. ABCrisk è progettato per ottimizzare i processi di valutazione e mitigazione del rischio, contribuendo a creare un ambiente più sicuro per pazienti e operatori.